24-ottobre-2011 - ARTICOLO NOVANTANOVE - Associazione per il Dialogo sociale

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24 ottobre 2011








24 ottobre 2011
-On line il restyling del sito www.articolo99.it




-Lanciato il 1^ Bando del Premio riservato agli studenti delle ultime due classi delle scuole secondarie superiori su “LO SVILUPPO LOCALE CHE VORREI”( www.losviluppolocalechevorrei.it)




-Insediata la Commissione di  valutazione (Presidente Il Prof. Giuseppe Acocella, componenti il Prof. Luca Anselmi, il Prof. Paolo Bagnoli, il Presidente ed il vice di Articolo Novantanove Silvano Veronese e Vittorio Fini)  per il conferimento di n.1 Premio per Tesi di Dottorato di Ricerca su argomenti riguardanti l’economia e/o il lavoro nelle loro varie declinazioni, discusse nel periodo compreso fra l’1.07.2010 e il 30.06.2011




-Il Presidente Antonio Marzano ha trasmesso al Presidente del Consiglio, per l’inoltro alle Camere, il disegno di legge di “Autoriforma del CNEL”.

Atto di grande rilevanza in un processo che ha visto nell’estate 2011 il Governo ed il Parlamento intervenire con decretazione d’urgenza sul CNEL, prima con la manovra finanziaria di luglio che toccava la dotazione finanziaria, poi con quella di agosto che toccava composizione ed ordinamento dell’Istituzione, all’insegna della riduzione dei costi degli apparati istituzionali. Processo non ancora esaurito mancando un DPR che, secondo le proposte del Governo, dovrebbe rideterminare  la composizione dell’Assemblea contraendo del 50% le sole rappresentanze delle categorie produttive. Governo che, stando alle dichiarazioni del Ministro del Lavoro, intenderebbe    ulteriormente intervenire sul CNEL nell’emanando decreto legge sullo “sviluppo”.

Le Parti sociali  nulla hanno eccepito sulle riduzioni di spesa da esse stesse ripetutamente auspicate per tutti i livelli istituzionali,  ma netto dissenso  hanno  invece espresso su norme che intaccano la natura del CNEL quale organo costituzionale di rappresentanza numerica e  qualitativa delle categorie produttive.

Posizione resa nota per le vie brevi ed invia formale all’Esecutivo, alle Camere e da ultimo al Presidente della Repubblica.

Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative, Abi, Ania, Coldiretti, Cgil, Cisl, Uil, Ugl hanno, infatti, congiuntamente commentato in termini estremamente  positivi  l’iniziativa legislativa del CNEL che a loro avviso :

°riduce proporzionalmente di 50 i componenti l’Assemblea (da 121 a 71, oltre al Presidente) e  riorganizza la struttura producendo un taglio dei costi  di oltre due milioni di euro, una entità maggiore e certa (almeno -12%  della dotazione di bilancio) di quella che potrebbe derivare dall’art.17 del decreto legge n.138/2011 come convertito con legge n.148/2011;

°attualizza e qualifica ruolo e funzioni del CNEL senza snaturane la caratterizzazione di organo costituzionale di rappresentanza quali-quantitativa delle categorie produttive. Ruolo e funzione  tanto più necessari in questa fase di ricerca di convergenze utili alla crescita dell’economia del Paese ed al risanamento della finanza pubblica;

°risolve alla radice questioni di applicabilità della attuale formulazione della norma con cui il Parlamento è intervenuto su composizione e ordinamento del CNEL.





Download testo del disegno di legge di “Autoriforma del CNEL”




-ARTICOLO NOVANTANOVE nello spirito della sua missione statutaria ha deciso di riproporre, per una riflessione meditata sulla natura, le funzioni e la prospettiva del CNEL, il pensiero di Meuccio Ruini quale emerge da scritti  e discorsi del periodo 1947-1959.

In primavera 2012 verrà organizzata una iniziativa ad hoc.

Sue considerazioni quali:

“Vi sono per l'attività dello Stato tre momenti: lo studio, la proposta, la decisione. Il CNEL ha una funzione intermedia; non giunge alla decisione, che spetta nelle loro sfere ad altri organi; ma la sua funzione non è meramente di studio; è piuttosto di preparazione; è come un ponte fra i due momenti dell'esame e dell'azione.

Non è e non può essere un'accademia di studi o una terza camera, un doppione del Parlamento e del Governo. Non può essere un'anticamera e neppure una controcamera; deve avere compiti e fisionomia propria; deve essere (... ) sede autorevole in cui le categorie produttive possono arrecare un loro specifico contributo'; ma la sua funzione non è fine a se stessa e va considerata in relazione a quella del Parlamento e del Governo."

e anche

"....mai come  oggi è necessario difendere (...) i valori individuali ed i diritti spirituali della persona, ma è inevitabile che si dia adito e riconoscimento anche ai valori economici di gruppo,per incalanarne e renderne meno aspro il conflitto."

suonano tanto attuali che ammonitrici.



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